Recensione a cura di Valerio One Day in Fukushima
Il mio battesimo del fuoco oggi lo affronto sulle note di “Each To Take His Cross” degli ispanici Agent Patogen, provenienti da Madrid.
I nostri ci propongono un Death/Grind con influenze Crust le cui fonti d’ispirazione sono da ricercarsi senza alcun dubbio in gruppi come i Napalm Death (soprattutto i primi lavori) e i Disrupt.
I brani sono cattivi, irruenti e non disdegnano qualche rallentamento per spezzare il clima pesante nel quale ci si immerge.
L’impasto rumoristico è ben amalgamato e tende ad esaltare l’aria rarefatta e marcia che l’album si trascina dietro: su tutto regnano le vocals crude e putride al punto giusto (“Isolation, a solution against suffering” TOP titolo).
Tirando le somme, si può affermare che “Each To Take His Cross” è un disco semplice e valido che si farà apprezzare soprattutto dai patiti del genere.
Avanti tutta!
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Review by Valerio from One Day in Fukushima
My first review is about “Each the Cross”, an album from the spanish band Agent Patogen.
They play deathgrind mixed with crust punk that reminds to me the first Napalm Death that meets Disrupt.
They sound evil and impetuous, with raw vocals and evocative titles like “Isolation, a solution against suffering”.
In short, I can say that “Each To Take His Cross” is a simple but pretty valid work, reccomended to the grindcore maniax!
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