I Game Over suonano Thrash Metal,si quello tupa-tupa coi jeans stretti,le scarpe da basket le vocals incazzose e i riferimenti ai filmacci horror 80/90 lo stage diving etc etc.
Se pensate che non abbiano nulla da dire, vi sbagliate di grosso...
1-"Hellframes è il vostro quarto album. Molti gruppi giovani che si ispirano a un sound old school, partiti più o meno quando avete cominciato, sono implosi o hanno finito per fare scelte discutibili con il loro sound. Voi, invece, sembrate belli coesi e senza la minima voglia di arretrare. Come avete tenuto assieme questa band finora?"
Ziro: Ciao ragazzi e grazie mille per lo spazio che ci state dando, è un piacere fare questa intervista. Penso di parlare a nome di tutta la band se dico che l’unico modo per andare avanti è avere passione per quello che si fa, avere un obiettivo comune ed essere costanti (cose che noi per primi in passato non abbiamo rispettato). Questo si riflette poi su tutto: dal sound, all’attività live, ai rapporti con chi collabori e a tutto ciò che fa da contorno.
2-Quest’album, pur rimanendo saldamente ancorato su degli stilemi Thrash metal, sembra comunque trovare delle soluzioni che non si accartocciano su se stesse, ma contribuiscono al dinamismo del full lenght, così come gli inserti a cura di TV crimes (che già ha collaborato coi Fulci). 'Svolta' ragionata o esplosa per caso?
Ziro: Con questo disco abbiamo lavorato molto sulle canzoni e su cosa volevamo ottenere nel complesso dal disco. Non abbiamo scritto, come in passato, di getto ma ci siamo soffermati molto sulla struttura dei brani e sulla loro resa finale. Questo è dovuto alla maturazione che si ha nel corso del tempo nello scrivere dei brani, dalle influenze di un determinato periodo e sicuramente da scelte prese a monte. Volevamo un disco che fosse “cupo”, che fosse Thrash ma che avesse anche il nostro marchio. La collaborazione con Dome di TV Crimes e dei Fulci è nata quasi per caso quando incontrandolo in un locale a Milano. Ridendo e scherzando gli ho buttato lì l’idea del se avrebbe voluto fare un feat nel nostro ultimo disco e lui si è dimostrato subito carico e preso bene..
3-"Ci stanno sul cazzo due cose del 'revival' Thrash che dura da inizio 2000, i gruppi senza singalongs (ma non è il vostro caso) e tutti quei presunti intenditori che rifiutano le affinità e le influenze del punk\hardcore sul genere. Voi come vi schierate? Puristi dell’acciaio o contenti se c’è qualche cresta nel pit?"
Ziro: assolutamente la seconda. Il nostro genere è punk ma suonato da dei metallari. E’ la base della storia del Thrash. Senza il punk non esisterebbe, così come non esisterebbe senza l’Heavy Metal. Dividere diverse sfaccettature di quella che per me, e per noi, è un’unica grande scena underground non ha senso. Uno può apprezzare o meno un genere ma credo che la contaminazione sia fondamentale per non stagnare e tirare fuori sempre proposte nuove e fresche purché siano di qualità. Anche noi siamo dei frequentatori sia di concerti metal che punk o hardcore. Per noi le barriere non esistono.
4-"Siete stati recentemente protagonisti di una serata organizzata da STEEL ATTACK, un collettivo cagliaritano che sta riportando il suono old school nel capoluogo. Come vi siete trovati?"
Ziro: benissimo, siamo stati trattati da dio e anche la serata è stata veramente divertente. I ragazzi che sono venuti a vedere il concerto erano carichissimi e siamo stati sorpresi nel sentirci dire che era un bel pezzo che a un concerto metal non si vedeva pogare da un bel pezzo. La cosa ci fa un sacco piacere. Speriamo non passino ancora anni prima di tornare!
5-"Elencate 5 dischi (o più) che vi hanno formato e dateci una breve descrizione per ognuno."
Ziro: domanda sempre difficile… te ne potrei dire sicuramente uno che è
“Ride The Lightning” dei Metallica perché per me è il disco Thrash Metal perfetto: contiene melodia e aggressività e nessuno dei brani mi stanca mai quando lo ascolto.
Altri ti direi Van Halen, il primo disco, per il modo di suonare la chitarra che mi ha stra influenzato.
Slayer con South Of Heaven per la capacità di essere pesanti senza andare ai 200 all’ora.
Age Of Quarrel dei Cro-Mags che, anche se non è stata la prima band hardcore che ho ascoltato, mi ha fatto capire che metal e hardcore punk possono convivere tranquillamente e aggiungere violenza al primo.
6-"Notoriamente, essere una band italiana non ha mai favorito nessuno (almeno fino a qualche eurovision fa). Toglietevi qualche sassolino dalle hi-top e fateci capire cosa non va, anche se vediamo che il vostro progetto ha un ottimo riscontro."
Ziro: tante cose non vanno, ci vorrebbe un’analisi sociale di quello che c’è in Italia per capire perché è così difficile per una band italiana emergere rispetto una inglese, tedesca, belga o, ovviamente, americana. Però guarderei il bicchiere mezzo pieno. Ad oggi ci sono molte più band italiane che all’estero si stanno facendo valere e questo, secondo me, è sintomo di una situazione migliore di 10 anni fa. Fleshgod Apocalypse, Fulci, Messa, Hideous Divinity, Frozen Crown e ne starò scordando molti altri. Alcuni possono piacere oppure no, ma stanno facendo la differenza.
7-"L’aspetto grafico di una band non ci lascia indifferenti e abbiamo notato il bel Artwork di Mario Lopez, così come il video Path of pain si ispira molto all’Horror a tutto lattice che ha infestato gli anni 80 e 90, anche i vostri testi hanno quest’ispirazione parlateci un po' di tutto."
Ziro: certamente. La musica è solo parte di tutto quello che è una band. Senza curare la parte estetica una band è realizzata a metà. La parte visiva fa da complemento a quella sonora, sia a livello di artwork che di immagine coordinata completa (dal look sul palco, al merchandise, gadget, foto, video, ecc..). Tutto deve rispecchiare l’essenza della band.
8-"E a proposito di disegni e grafiche, sappiamo che il vostro Axeman Ziro fa dei lavori niente male. Se vuole, parlare di quello che fa questo è il momento (così come se volete spingere side project, band di amici\cugini o altre attività)."
Ziro: grazie mille per i complimenti! Si mi occupo di artwork ed illustrazione per band, e design in generale. Molti degli artwork e design del merchandising dei Game Over, come delle altre mie band, li realizzo io. Così come gran parte delle grafiche che realizziamo per i nostri canali e per la comunicazione riguardante la band. Per quanto riguarda la stampa del merchandising poi ci pensa Sanso, che ormai gestisce questo aspetto del nostro merchandising avendo la sua attività di serigrafia Split Image.
9-"Il nome Game Over ci riporta all’ambito videoludico, siete dei fan di quello che gli adulti chiamano i 'giochini elettronici'... Se foste dentro un bel cabinato da sala anni 80\90, che tipo di gioco Arcade sareste?"
Ziro: bella domanda! Mi piacciono i giochi un po’ retro ma non eccessivamente vecchi. Sono maggiormente legato a quelli fine anni ‘90 e primi 2000. In particolare ai vari picchiaduro. Ti direi quindi un Tekken senza dubbi, Yoshimitsu è sempre stato il mio preferito. Ho comunque sempre fatto schifo.