Recensione a cura di Valerio "One Day in Fukushima"
Gli Spermbloodshit sono una realtà nota nel panorama italiano: attivi dal 2007 hanno rilasciato molti lavori tra cui vari split, ep e ben 3 (con questo “Obliteration from beyond”) full lenght.
Il trio abruzzese ci consegna un lavoro (uscito per la Coyote Records) diretto e molto valido, incentrato sulla trilogia dell’Apocalisse del regista John Carpenter.
I 14 brani sventolano con fierezza la bandiera della tirannia sonora: una produzione cruda, che non lascia niente al caso, riesce ad estrapolare lo spirito guerrafondaio del combo portando alla luce la natura famelica di questa nuova creatura.
Gli istinti primordiali e crudeli si riversano sui bpm che si sottomettono al cospetto di una muraglia fangosa composta da ritmiche voraci, riff crudeli e una voce ruvida.
Tali caratteristiche sono il biglietto da visita di un lavoro massiccio ma soprattutto maturo, votato al grind più rapido e nichilista, che si ascolta con piacere tutto d’un fiato.
Non ve lo siete ancora procurato? Male…rimediate presto, ne vale davvero la pena!
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The Spermbloodshit is a well-known reality in the Italian scene: active since 2007 have released many works including various splits, eps and well 3 full lengths.
The band released a job (released by Coyote Records) direct and very valid, focused on Apocalypse’s trilogy of John Carpenter.
The 14 tracks proudly wave the flag of the sound tyranny: a raw production that manages to extrapolate the warmongering spirit.
The primordial and cruel instincts are poured on th bpm who submit to the presence of a muddy wall composed of rhythmic voracious, cruel riffs and a rough voice.
These features are the calling card of a massive job but above all mature, voted to the faster and most nihilistic grindcore, who it’s a pleasure to listen in one breath.
A very good album!
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