INTERVISTA AI PLAKKAGGIO

1) Il Collettivo Plakkaggio arriva "oltre la vetta": sono ormai diversi anni che proponete questa fusione di OI! HC, metal estremo e non. Come avviene il processo di ricombinazione degli stilemi che molti considerano dozzinali e superati?  Resistere al cambiamento, come e perché? Come è nata questa mega line up allargata?  

Purtroppo per voi e per eventuali lettori, saranno risposte abbastanza lunghe…
Siamo cresciuti a “pane e Metal”, specialmente con i classici gruppi come Iron Maiden, Judas Priest, Metallica, Slayer, Megadeth, Helloween, Mercyful Fate, Sepultura, Sodom, Venom, Sarcofago, Bathory, Possessed, Black Sabbath, Deep Purple e qualsiasi altra tipologia di musica simile che all’epoca finiva tra le nostre mani. Poi la nostra giovinezza (specialmente quella mia e di Gabriele) è stata “rovinata” negli anni ’90 dal Death & Black Metal di cui ancora oggi rimaniamo dei grandi appassionati. Paradossalmente, tutto quello che ruotava intorno al mondo Punk Hardcore e OI! Lo abbiamo “scoperto” e approfondito successivamente ma sempre da ragazzi, ascoltando Misfits, Anti Nowhere League, Exploited, Sex Pistols, G.B.H., Ramones, Dead Kennedys, Nabat, Klasse Kriminale,Negazione, Raw Power et cetera… Però tutto questo percorso è stato grazie ai gruppi Metal (es. Slayer, Metallica, Megadeth, Motorhead) che coverizzavano i gruppi Punk/HC oppure che indossavano le loro magliette oppure perché venivano citati nelle loro interviste e/o nei ringraziamenti degli album.
Inoltre, Colleferro era una piccola realtà e da ragazzi capitava di frequentare indistintamente persone con le stesse passioni per la musica detta “alternativa”, che fosse Punk/HC oppure Metal poco importava, l’importante era la possibilità di incontrare e confrontarsi con gente “diversa” e bastava avere i capelli colorati con tagli particolari, giubbotti di pelle, bomber e/o t-shirt di band (rigorosamente da uomo con taglie enormi perché c’erano solo quelle) per creare una sorta di “feeling” e di scambio materiale. Parliamo perlopiù di cassette (specialmente duplicate), vinili e VHS, riviste musicali e fanzine. Ovviamente stiamo parlando degli anni Novanta anche perché molte di queste cose sono andate perse con l’avvento prepotente della tecnologia. Quindi potevi concentrarti su un determinato genere musicale oppure fare come noi e recepire diverse “informazioni”. Tutte queste influenze ed esperienze sono confluite nel nostro “modus operandi” di concepire e comporre musica. Con autoironia abbiamo cercato di definire il nostro cosiddetto stile come “New Wave Of Black Heavy Metal Oi” ed il testo di questa canzone è presente su Ziggurath, racconta in parte quello che vi abbiamo vissuto in prima persona…Poi che sia tutto scontato poco ci importa e non crediamo di aver inventato qualcosa di nuovo, per noi l’importante è rimanere soddisfatti del prodotto finale e speriamo che qualcuno apprezzi. Già queste cose le consideriamo dei piccoli traguardi raggiunti.
In teoria è impossibile resistere ai cambianti, perché fanno parte dei vari cicli della vita. il celebre aforisma di Eraclito (qualcuno afferma che sia stato scritto da uno dei suoi discepoli ma in merito non esistono ancora prove concrete) “panta rei os potamòs” in sintesi dice che “non è possibile immergersi due volte nello stesso fiume”. In pratica è quasi necessario adattarsi al mutamento ma noi cerchiamo di farlo rimanendo coerenti con le nostre idee, alimentando le nostre passioni anche se potrebbero sembrare anacronistiche oppure obsolete. Per fare un esempio banale, lo facciamo comprando e/o stampando con il gruppo ancora cassette, vinili e CD oppure facendo interviste per riviste e/o fanzine cartacee, oltre che a continuare a comprarle. Questo nel 2022 dove quasi tutto potrebbe essere a portata di mano con un semplice click. Però come vedete non lo facciamo tramite lettere oppure un audio registratore ma utilizzando un mezzo più veloce tipo internet.
Il “concetto” che noi chiamiamo Collettivo è iniziato all’incirca 5 anni fa, perché ci sono stati dei cambiamenti che riteniamo fondamentali, come il trasferimento di Chris a Milano, il quale ad agosto del 2021 ha avuto anche un grande erede di nome Alexander “The Great” (in onore alla famigerata canzone degli Iron Maiden). Questo fattore ha comportato delle difficoltà logistiche anche solamente per fare delle prove in saletta (a cui Chris non partecipa) però fortunatamente in aiuto è arrivato il nostro amico Francesco, da noi soprannominato “Il Maestro” (perché diplomato al conservatorio), il quale gestisce anche la saletta dove proviamo attualmente. In pratica dove non riesce a suonare Chris suona Francesco e viceversa, oppure dove riescono lo fanno entrambi alternandosi al basso sul palco oppure uno suona e l’altro fa i cori o quel che sia ed è come avere due bassisti in formazione. Inoltre, Francesco ricopre un altro ruolo fondamentale (oltre a suonare egregiamente lo strument) ossia quello del Jason Newsted della situazione e quindi viene vessato in continuazione dal resto del gruppo, questo perché cerchiamo di carpire più insegnamenti possibili dai Metallica. Per esempio, una volta è stato rinchiuso dentro un bagno di una stazione di servizio per un paio d’ore, perché durante il viaggio in macchina aveva sbagliato per due volte di fila la discografia dei Marduk e per noi certi sbagli non possono essere tollerati.
Infine, dato che il nostro nuovo album “Verso La Vetta” è stracolmo di armonizzazioni e assoli “metallici” alla seconda chitarra spettrale è stato preso Valerio dei 666 che in pratica sono quasi tutti membri dei Plakkaggio. Purtroppo, spiegarlo in maniera scritta è caotico però l’importante per noi è riuscire a suonare in diverse condizioni. Potrebbe farlo da solo Gabriele come il “Conte Grishnackh”, potremmo farlo in due come gli Abruptum (Rest in Hell glorioso IT), in 3 come agli inizi e con lo spirito degli Hellhammer oppure in maniera esagerata con la formazione a 6 come l’attuale réunion degli Helloweem. Nel Collettivo sono imprescindibili due cose: l’amicizia e il legame, per qualsiasi motivo, con Colleferro.


2) I testi del collettivo Plakkaggio spiccano per precisione e iconicità, unendo il gusto stradaiolo con un ventaglio di termini alti e spesso ricercati. Dove affonda le radici il vostro lirismo?
Fino all’album “Approdo” Chris ha cercato di dare un supporto a Gabriele per i testi ma da Ziggurath in poi li ha scritti tutti lui. Avendo noi diverse passioni (non per forza tutte affini) oltre a quelle musicali, abbiamo cercato di prendere spunto dalle varie letture, film ed esperienze di vita cercando di affrontare anche tematiche distanti da quelle comunemente utilizzate in ambito Punk ma senza dimenticare le nostre radici. Ecco perché nei vari dischi troverete canzoni che parlano di figure mitologiche come la Fenice oppure storici (utilizziamo questo termine giusto per semplificare il concetto più profondo) come Ziggurath, Proto Indo Europa, Sacriporto e Palaexodon Antiquus (entrambi per omaggiare come sempre la nostra amata roccaforte Colleferro), Valhalla e sono solamente degli esempi. Inoltre, pensiamo che la lingua italiana sia ricca di “significato” ed è bello “giocare” con le parole. Aggiungiamo il fatto che Gabriele con il tempo è diventato sempre più meticoloso nella ricerca dei termini e abile nel renderli fluidi i loro intrecci durante la stesura delle liriche.
Invece, entrando nello specifico nei testi del nostro ultimo lavoro “Verso La Vetta” probabilmente possiamo considerali quelli con uno sfondo maggiormente “politico” perché ci troviamo dinanzi a un contesto sociopolitico molto differente e bislacco in confronto al passato. La maggior di questi sono stati terminati a ridosso dell’uscita del disco e per cui risentono delle nostre situazioni di vita quotidiana e lavorativa, dell’attuale questione sociale italiana e purtroppo della situazione pandemica.

3) "Un ghetto chiamato provincia". La provincia e il piccolo paesino sono descritti lontani dal raggio d'azione del punk, spesso raccontato con una narrazione urbana dove la grande città ha un ruolo di catalizzatore di sottoculture. Tuttavia la provincia sforna gruppi spesso più interessanti e anche iconici. Un gruppo su tutti potrebbero essere gli Affluente o, in tempi recenti, gli ottimi Intothebaobab, per non parlare della spavalda scena della Tuscia. L'appartenenza a una piccola realtà è una caratterstica determinante in un gruppo punk, secondo voi?
Aggiungeremmo anche gli Skruigners e gli Alter-Azione tra queste band, le quali ci piacciono sia musicalmente che a livello di testi…
Comunque ritornando al nocciola della questione; secondo noi l’ambiente circostante in cui si cresce e si vive diventa un fattore di rilievo che però non è sempre positivo.
Dal nostro canto, ci ha insegnato ad apprezzare maggiormente le piccole cose, spesso conquistate con sacrificio e dedizione. Per fare un esempio banale, quando eravamo ragazzi e non c’era la possibilità di internet, capitava di andare a Roma anche solamente per acquistare delle semplicissime toppette e spillette dei Venom oppure delle magliette dei gruppi che non fossero gli Iron Maiden o Metallica. A volte partiva solamente una persona, tutto questo per risparmiare dei soldi e gli altri gli “commissionavano” delle cose da prendere. Siamo stati anche fortunati, in confronto ad altri, perché Colleferro non dista molto dalla Capitale ma comunque ogni volta era un viaggio in treno oppure in autobus, una spesa aggiuntiva da sottrarre ai pochi soldi che avevamo e capitava che la stessa persona facesse il viaggio chiuso nel bagno del vagone per risparmiare e poi ci sono le tante piccole rotture di palle annesse. Questo perché nel nostro paese non c’era tanta possibilità di avere negozi “specializzati” e quei pochi che c’erano, giustamente, non avevano le toppe dei Venom, ahahah.
Il resto l’abbiamo già spiegato nella prima domanda e quindi non vogliamo ripeterci.

4) Valhalla è l'episodio di commistione tra un certo black metal e la spinta punk che vi contradistingue. Il testo prende a piene mani dalla celebratissima tradizione norrena. Cosa vi ha portato a narrare del lupo Fenrir e del Ragnarok? E come è nata l'incursione degli archi in questo pezzo?

(Risponde Gabriele)
In passato abbiamo già toccato temi mitologici oppure legati a creature simili.
Nello specifico quelli da voi citati e facenti parte della cultura norrena, li abbiamo scoperti grazie al nostro retaggio Black Metal (basti pensare al moniker di Fenriz dei Darkthrone oppure ad alcuni albumi di Quorthon/Bathory) e visto che questa volta volevamo spaziare anche a livello di testi (scritti da Gabbath per tutto l’album) è stato scelto di omaggiare nuovamente quella parte di musica estrema per cui proviamo fascinazione.
Fernir è una figura molto forte, un animo indomito ma riuscirono ugualmente a “legarlo” con una catena magica chiamata Gleipnir. Tutto questo per mezzo dell’inganno, la cospirazione e che con le arti magiche. Comunque Fenrir riuscì a vendicarsi subito strappando con un feroce morso la mano di Tyr “Dio della guerra” che lo aveva “incatenato” e più avanti, dopo una lunga prigionia forzata, divorò Odino durante il Ragnarok.
Metaforicamente parlando gli eventi connessi al Ragnarok sono affascinanti, la lotta tra il bene e il caos, alcuni Dei considerati immortali che vengono sconfitti, l’eterno bilico tra la morte e la vita, i vari cataclismi naturali che portano distruzione ma allo stesso tempo sono un atto di purificazione e rigenerazione per creare nuovo mondo/inizio e via dicendo. Ovviamente, in sé per sé la storia è intricata, lunga e complessa ma fortunatamente nel caso si voglia approfondire è possibile trovare facilmente informazioni su internet oppure in libreria (esistono edizioni semplice utilizzate anche per i bambini a scuola).
Dulcis in fundo; anche la cultura dei popoli scandinavi rientra in quelle sradicate dal Cristianesimo con la forza e infima astuzia. Questo è uno dei principi cardine della nascita del Black Metal primordiale.
Invece andando sul discorso musicale; L’incursione degli archi è stata merito di Marco “Cinghio” Mastrobuono da cui abbiamo registrato l’album (Kick Recording Studios / Kutso Noise Home), il quale dopo un nostro spunto, ci ha proposto di contattare Vittoria Jinko Nagni che ha composto e registrato le parti di violino presenti nel brano. L’idea di utilizzare strumenti simili era già nata negli anni precedenti però non abbiamo mai avuto la possibilità di concretizzarla. Essenzialmente ascoltiamo anche musica classica e consideriamo una miglioria l’utilizzo sensato di strumenti diversi da quelli canonicamente utilizzate per la nostra amata musica.

5) Vorremmo sapere due cose: 5 album che hanno formato il suono dei Plakkagio (per ognuno una breve descrizione) e poi i vostri 10 singoli N.W.O.B.H.M. preferiti.
Iron Maiden “Killers”: il drumming serrato di Clive Burr ma comunque vario e pieno di spunti, armonizzazioni di chitarre facili da fischiettare anche sotto la doccia, ritornelli che si stampano in testa, il cantato “grezzo” di Paul Di Anno che riusciva a dare ai primi 2 album dei Maiden quel tocco “grezzo” di Punk e renderli speciali per noi.
Venom “Black Metal”: suonare in 3 ma con una intensità come se fossero in 666, senza risparmiarsi, ritornelli d’impatto, Cronos che suona il basso in maniera semplice marziale, a volte caotico (faceva degli slide che pensiamo fossero a casaccius) ma riusciva a rendere il sound massiccio. Anche noi siamo partiti come un Power Trio prendendo ispirazione, tra altri gruppi, proprio dai Venom e poi loro sono l’essenza del Metal Punk.
Slayer “Reign In Blood”: suonare per distruggere tutto in mezz’ora scarsa ma senza perdere di vista l’importanza dei riffs e senza buttare tutto in “caciara”.
Metallica “Ride The Lighting”: lo sparti acque tra la furia cieca di “Kill’ Em All” il più ragionato e complesso “Master Of Puppets”…Sono riusciti a comporre canzoni epiche come “For Whom The Belltolls” e “Creeping Death” da cantare a squarciagola ma allo stesso tempo anche canzoni tritaossa come “Fight Fire With Fire” e “Trapped Under Ice”. Inoltre, non dimentichiamo l’importanza degli arpeggi che possono arricchire una canzone.
Bloody Riot “Omonimo”: immediatezza, necessità di comunicare qualcosa, andare dritti come treni. Sono stati e rimangono tra i nostri gruppi Punk Italiani preferiti (R.I.P. Perciballi) e ovviamente tra i più importanti, non solo per l’aspetto prettamente musicale.
Adesso in ordine sparso, perché fare una vera classifica sarebbe troppo complesso e 10 singoli sono pochi, non basterebbero nemmeno per scrivere quelli dei Saxon e Venom:

Iron Maiden “Running Free”
Angel Witch “Angel Witch”
Virtue “We Stand To Fight”
Venom “Die Hard”
Holocaust “Heavy Metal Mania”
Grim Reapear “See You In Hell”
Girlschool “Emergency”
Diamond Head “Helpless”
Blitzkrieg “Blitzkrieg”
Saxon “Heavy Metal Thunder”


6) La scena OI!/street punk sembra vivere una nuova giovinezza, declinata in uno stile molto più melodico e compatto rispetto ai prime movers. L'input secondo noi è stato dato da bands come i Bull Brigade o gli Ultimi. Anche voi sentite una linea di continuità tra questa ondata di bands e i vostri lavori? Che ne pensate di chi invece si rifà a un sound più ottantiano tipo Clear Cut e Scalpo?
Avete citato due gruppi validi, che non solo ci piacciono ma anche ammiriamo e inoltre come saprete, con loro esiste anche un rapporto che va oltre a quello musicale e abbiamo condiviso molte volte lo stesso palco. Soprattutto con “Gli Ultimi” che sono nostri amici e con i quali abbiamo fatto anche delle furgonate “del male” per andare a suonare insieme. Però il nostro cosiddetto sound nel tempo è mutato lasciando sempre più spazio alla vena più “metallica” pur non dimenticando assolutamente la melodia e soprattutto il “fattore” Punk sia musicalmente che nei testi. Giusto per fare un esempio semplice, nel nostro ultimo album abbiamo inserito il doppio pedale che in alcuni brani viene suonato stile “elicottero” come facevano gli Helloween nei primi album (R.I.P. Ingo Schwarzmann) e infatti per la title track Gabriele si è ispirato proprio loro. In “Valhalla” ci sono melodie ma sono prettamente ispirate dal Black Metal e con tanto di citazioni. Quindi, in sintesi, ci sentiamo in linea con quello descritto da voi ma suonando in maniera più “massiccia” (lasciateci questo termine) e veloce.
Noi adoriamo il sound più anni Ottanta e il nostro “percorso” inerente al Punk, Hardcore, Oi! è stato segnato da gruppi tipo Bloody Riot, Nabat, Klasse Kriminale, Negazione, Raw Power, Cock Sparrer, Exploited, GBH, Misfits et cetera…Che abbiamo ascoltato assiduamente e continuiamo a farlo ascoltando anche gruppi più attuali come Lenders, Iena, Bomber 80, Diario Di Bordo, Stiglitz, L’Esperimento Del Dr. K, Sempre Peggio oltre quelli scritti già da voi.
La nostra passione per quegli anni l’abbiamo “sfogata” e dimostrata suonando e registrando 2 album con gli 80’s e un 7” con gli Iron Hill che abbiamo “splittato” con i Lenders uscito per Hellnation Recordstore), oltre qualche canzone sparsa in compilation.
Inoltre, non dimentichiamoci di tutte le band che sono passate per la decade negli anni Novanta come i Colonna Infame Skinhead, Duap, Gozzilla & Le Tre Bambine Coi Baffi, Monkeys Factory, Razzapparte, Billy Boy e La Sua Banda, Five Boots, Rotten Bois, Tear Me Down, Alter-Azione, Affluente, Frammenti e via dicendo, perché ce ne sono a iosa e potremmo continuare per altre 666 pagine!

7) Per questo LP è stato girato un video, tranne quello di CDG non siete mai stati attivi su questo fronte. Cosa vi ha spinto a cimentarvi in questa impresa (oltre a voler tributare gli Immortal)? Ci sembra lo spazio giusto per citare l'immenso "Camping Holocaust" e chiedere quando verrà ristampato in blue ray. 

(Risponde Gabriele).
Per la Cantina Del Gojo avevamo inciso una canzone dedicata a questo bel luogo di aggregazione, concerti e via dicendo che purtroppo non esiste più. Però parlando del video in questionre, in pratica non possiamo considerarlo come “nostro” perché il tutto ruota giustamente intorno alla C.D.G. e le varie riprese fanno parte di un concerto dove suonarono i Negative Approach oltre altri gruppi italiani. In quella serata abbiamo fatto giusto una “comparsata” di circa 15 minuti suonando dal vivo, per avere anche qualche nostra ripresa e non eravamo neanche nel flyer/programmazione.
Finora il nostro unico e vero video-clip ufficiale rimane Valhalla, perché fare dei video professionali oppure photo-set, richiede molto tempo e impegno che non abbiamo sempre a disposizione, specialmente per via dei nostri lavori.
Però dobbiamo ammettere che è stato divertente girarlo il video anche se faticoso e impegnativo, abbiamo anche imparato molti aspetti celati dietro a questa realtà per noi non troppo conosciuto. Tutto grazie al lavoro costante di Martina McLean “Sanda Movies” (https://www.sandamovies.com/) e del suo staff che non smetteremo mai di ringraziare.
Essenzialmente volevamo lasciare un ulteriore traccia della nostra adorazione verso il Metal Estremo e insieme a Martina abbiamo optato di farlo citando dei frammenti di altri video come quelli degli Immortal, Satyricon, Cannibal Corspe. inoltre, c’è una piccola citazione dei Fleshgods Apocalypse che ringraziamo per averci prestato un costume di scena.
Un’altra parte che ci è piaciuta del video è che nei frammenti sono immortalati anche molti nostri amici come Danny Boy (ex Bierkampf, Receipt, The 4th Sin e tanti altri gruppi storici della Rma HC) che nel brano si alterna al microfono con Gabriele, Francesco Pecchia (ex chitarra nei The 4th Sin e attuale degli Underball e Spoiled, nonché nostro ex-chitarrista), Federcini di Fhate Off, Lord Ceciroth (nostro primo batterista nei Plakkaggio HC e batterista dei 666 e Iron Hill), amici stretti di Colleferro ripresi sottopalco durante il finto concerto al Traffic Live Club, etc…
In generale c’era la presenza del Collettivo Plakkaggio.
“Camping Holocaust” per coerenza potrebbe uscire solamente in edizione VHS con allegata una musicassetta dei Los Turibbos.

8) Da sempre le vostre copertine sono curate da Kokeshi Design (Riccardo Parenti) mentre il lato fotografico è stato affidato a Zanza Rude. È il momento di parlare di chi sta dietro a questi aspetti del disco, come di chi si è occupato dell'ottimo comparto suoni.
Preparatevi che anche qui è un bel groviglio di informazioni…Comunque, dal primo album “Il Nemico” fino a Ziggurath le grafiche e fotografie sono state curate/gestite da Riccardo Parenti in arte “Kokeshi Design” che ormai vive a Tokyo da parecchi. Dopo “Ziggurath” le fotografie sono state curate da Enrico Zanza. Invece grafica e impaginazione del 7” C.D.G. sono state opera di Silvia Sicks (in arte Tunonna). Non possiamo assolutamente tralasciare la magnifica copertina del nostro unico Demo in CDr “Liar” del 2004 che è stata realizzata da noi con Paint, prendendo dal web una foto di un placcaggio e scrivendo con un classico font i titoli delle canzoni. Tutto questo per ripercorrere e spiegare a grandi linee il “passato”.
Tornando a “Verso La Vetta”; le foto presenti dell’album sono state tutte scattate a febbraio di quest’anno da Enrico, nei brevi break presi durante le riprese del video “Valhalla”. Quelle Black Metal tra i monti di Carpineto Romano (Provincia di Roma) invece le altre Metal Punk nei sotterranei del C.S.O.A. Forte Prenestino di Roma. L’impaginazione dell’album è stata fatta da Federica La Rude che insieme a Enrico hanno un progetto chiamato ZanzaRude.
Federica ha curato anche l’impaginazione della stampa in versione cassetta di Ziggurath e quella in versione vinile de “Il Nemico”.
La parte grafica è sempre di Riccardo e qui rimane fondamentale dire che insieme a Gabriele il gruppo escursionistico Europangea (di cui si parlava prima) ed è anche un bravo alpinista. Gli è stato dato l’imput di prendere il K2 e le piccozze per creare un’artwork glaciale.
Anche qui ribadiamo il concetto che tutte queste persone coinvolte che non smetteremo mai di ringraziare, sono in primis tutti amici e facenti parte di quello che definiamo “Collettivo Plakkaggio”
Cambiando ambito e passando a quello prettamente musicale…Registrazione, mixing e mastering passati per le mani di Marco “Cinghio” Mastrobuono (Hour Of Penance e Bufflo Grillz giusto per citare un paio di gruppi in cui suona) e Matteo Gabbianelli (cantante dei Kutso ed ex batterista dei Payback) nei Kick Recording Studios / Kutso Noise Home di Marino (Roma).
Inoltre, Marco ci ha anche dato un bell’aiuto per delle idee da inserire e ha suonato alcuni passaggi nelle canzoni. Il risultato finale è davvero Sport Metal!

9) L'alpinismo è il fil rouge che collega le tracce. Da dove nasce questa passione? È condivisa a livello di band o è una semplice suggestione lirica?
L’unico vero appassionato è Gabriele, il quale ha anche “fondato” un gruppo escursionistico denominato “Europangea”. Comunque, tutto il resto della band condivide ugualmente tale passione però potremmo dire a livello amatoriale, perché ci piace camminare immersi nei boschi silenziosi, perderci nei suggestivi panorami che le montagne riescono a regalarci, sentire la fatica dettata dallo sforzo fisico e mentale durante le “camminate” ma soprattutto la soddisfazione di raggiungere una qualsiasi vetta. Siamo anche riusciti ad organizzare delle escursioni tutti insieme e comunque in generale siamo tutti affascinati dal mondo che ruota intorno alla natura sotto l’egida incontrastata del Black Metal.
Tutto l’artwork dell’album e alcuni testi racchiuso nello stesso, sono un voluto omaggio alla montagna. Però bisogna specificare che non abbiamo a che fare con un concept album, perché all’interno del disco vengono affrontati argomenti diversi, i quali sono anche nettamente scollegati tra di loro.

10) Spazio free.

Sarà banale però ci teniamo a ringraziarvi per l’intervista e per il tempo che ci avete dedicato, pensiamo di avervi detto tutto o almeno lo speriamo e scritto troppo. Chiunque può contattarci tramite i vari canali social riportati di seguito oppure se avete la possibilità e la voglia, veniteci a salutare al “banchetto” che troverete ai nostri concerti, per bere birra in lattina e parlare di Metal Punk e dello Sport Metal dei Raven.



Authors _ xZANx and SARA

Reviewing your records since 2011. Married in the name of Slayer.


Facci sapere cosa pensi / Voice your opinion