Moongazer è il secondo disco dei Tenebra combo bolognese fautore di un occult rock 70iano e bluseggiante che irradia di una luce stellare, il che è un ossimoro insito nel monicker stesso della band. Registato a cavallo tra un lockdown e l'altro, questo Moongazer si attesta sui lidi classici di 40 minuti rock e riprende l'abitudine selvaggia di confinare con prog con il blues e la psichedelia. Un caledoscopio Jodorowskiano dove si staglia la voce di Silvia, front woman dalle grandi doti espressive con un tono profondo e vibrante che sa far vivere viaggi stellari su cieli scuri e distanti con quell'anima che manca a tanti (troppi) vocalist che si cimentano in generi simili. Il lavoro vanta 9 tracce estremante organiche e ben amalgamate tra loro che vedono la partecipazione di Gary Lee Conner degli Screaming Trees sull'assolo dell'ormai mitica Moon Maiden brano di chiusura del disco che con il suo intro groovegiante di basso chiosa su un lavoro molto maturo e lontano dall'essere di riporto. Abbiamo visto la band dal vivo e difficilmente ci è capitato di vedere un gruppo che suona così bene insieme ed appare così coeso, tenendoti sotto scacco per tutto un set. Se ti piace il rock, non hai un solo buon motivo per non ascoltarli.
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Moongazer is the second album by the Bolognese combo Tenebra, delivering a crystal obelix of 70's and bluse-esque occult rock that radiates a starlight that is an oxymoron inherent in the band's monicker itself (Tenebra means Darkness). Recorded between one lockdown and another, Moongazer sticks to the classic lenght of 40 minutes of rock that takes up the wild habit of bordering proggy landscapes, bluesy mood and psychedelia. A Jodorowskian kaleidoscope embellished by the voice of Silvia, a front woman with great expressive skills and with a deep and vibrant tone that knows how to make the listener travel through the stars on dark and distant skies showing the soul that is missing in many (too many) vocalists who try similar genres. The work presents 9 extremely organic tracks and well blended together and with the participation of Gary Lee Conner of the Screaming Trees on the solo of the istant classic Moon Maiden, the closing track of the recird which, with its groovy bass intro, ends a very mature work far from being a copycat. We've seen the band live and we've hardly ever seen a band that plays so well together and keeps you in awake for a whole set. If you like rock it makes no sense that you're not into this band.
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